martedì 2 giugno 2020

Step #19

In un precedente post abbiamo discusso il perchè esista un limite teorico del rendimento, può venir spontaneo pensare cosa succederebbe se esso venisse superato e quindi formulare un pensiero utopico.
In questo caso si parla di moto perpetuo, e nonostante oggi si abbia la certezza della sua non realizzabilità, molti personaggi illustri del passato si sono cimentanti nella realizzazione (e successiva confutazione) di macchine per produrre energia.

Modello progettato da Leonardo da Vinci
per lo studio del moto perpetuo
Uno fra tanti è Leonardo da Vinci, che pur avendo progettato diverse macchine a tal scopo, eseguì altrettanti calcoli per dimostrare l'impossibilità.

Inoltre sono presenti moltissimi brevetti di macchine che "promettono" energia inesauribile sfruttando campi elettromagnetici, o comuni circuiti elettrici; tutto ciò è reso possibile dal momento che (negli usa) non è necessario un prototipo funzionante per depositare il brevetto.

Entrando nel dettaglio, i moti perpetui sono chiamati:

  • di Prima specie se la macchina riuscirebbe, oltre ad autoalimentarsi, a produrre un surplus energetico violando quindi il primo principio della termodinamica.
  • di Seconda specie se la macchina riuscirebbe a convertire interamente il calore estratto da sorgente in lavoro, violando quindi il secondo principio.

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